13 ottobre

Beata Alessandrina Maria da Costa

Figlia mia, figlia mia, luce e stella eucaristica, tu sarai per il mondo ciò che fui lo in un'altra ora e continuo ad essere: fui Redentore, morii per dare il Cielo alle anime, mi feci alimento per le anime. (Gesù alla Beata Alexandrina da Costa)

Biografia
Nata a Balazar, in provincia di Porto, il 30 marzo 1904, fu educata cristianamente dalla madre insieme alla sorella Deolinda. A sette anni, per poter frequentare la scuola elementare che a Balasar mancava, fu mandata a Póvoa de Varzim. Tornata a Balazar, andò ad abitare con la madre e la sorella nella località "Calvario", dove rimase fino alla morte.

All'età di quattordici anni si gettò da una finestra per difendere la sua verginità. Riportò gravi danni, che un po' alla volta la resero completamente paralizzata. Abbracciò la sua croce e in vari modi partecipò alla passione di Gesù. Dal suo letto svolse un prezioso apostolato di preghiera e di consiglio a favore dei numerosi visitatori, attratti dalle sue virtù e carismi straordinari, che esercitò nella obbedienza alle autorità ecclesiastiche.

Dopo aver chiesto inizialmente la grazia della guarigione, successivamente si «offrì come vittima a Cristo per la conversione dei peccatori e per la pace nel mondo». Risalgono a questo periodo i primi fenomeni mistici, vissuti in unione spirituale con Gesù e Maria.

Dal 3 ottobre 1938 al 24 marzo 1942 visse ogni venerdì le sofferenze della Passione. Dal 1934, su invito del padre gesuita Mariano Pinho, suo direttore spirituale fino al 1941, mise per iscritto quello che Gesù le aveva detto, chiedendo anche nel 1936 al Papa, per mezzo di padre Pinho, la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, come Gesù le avrebbe richiesto.

Dal 27 marzo 1942 cessò di alimentarsi, assumendo ogni giorno soltanto l'Eucaristia. Nel 1943, per quaranta giorni, ne furono strettamente controllati dai medici il digiuno praticamente assoluto e l'anuria, nell'ospedale della Foce del Duero presso Porto.

Nel 1944 si iscrisse all'Unione dei Cooperatori Salesiani, iniziando a pregare per la santificazione dei Cooperatori di tutto il mondo. Nonostante le sofferenze, continuò a interessarsi al bene spirituale dei fedeli della sua parrocchia, specialmente i poveri, promuovendo inoltre nella stessa iniziative come i tridui e le Quarantore.

Il 7 gennaio 1955 le sarebbe stato preannunciato che quello sarebbe stato l'anno della sua morte. Il 12 ottobre volle ricevere l'Estrema unzione. Morì alle 19:30 del 13 ottobre 1955.

Gesù alla Beata Alexandrina da Costa:
  • Voglio molte anime eucaristiche…Che mi invochino per gli infelici peccatori, che si abbandonano alle passioni, e non si ricordano che hanno un’ anima da salvare e un’eternità li aspetta tra breve.
  • Figlia mia, la sofferenza, la Croce è la chiave del Cielo. Ho tanto sofferto per aprire il Cielo all’umanità e, per molti, inutilmente.
  • Dicono: - Voglio godere, venni al mondo soltanto per questo, voglio soddisfare le Mie passioni. Dicono: - Non esiste l’inferno! – Io sono morto per loro e dicono che non Me lo avevano chiesto, e contro di Me pronunciano eresie e bestemmie. Per salvarli Io scelgo anime e metto sulle loro spalle la Croce e Mi assoggetto ad aiutarle. Felice l’anima che comprende il valore della sofferenza! La mia Croce è soave se è portata per amore Mio.
  • Vengo a chiederti ciò che in nome mio venne a chiedere a Fatima la Mia Madre benedetta: penitenza, orazione, emendamento di vita. Dammi il tuo dolore, placa la giustizia di Mio Padre, ripara il Mio Divin Cuore. Lo esigono i peccati di lussuria, le iniquità degli sposi, delle anime pie a Me consacrate.
  • La purezza, la castità è il fior fiore (delle virtù), è quello che Mi incanta di più. Poiché sei veramente pura, vengo alla tua purezza a chiedere riparazione per gli impuri e la riparazione per le famiglie.
  • o piango, Io piango, mia cara figlia per non poter aiutare di più i miei figli. Io li amo ed essi non mi amano; Io li voglio ed essi non Mi vogliono; voglio perdonare loro ed essi non vogliono il Mio perdono!
  • Sono il tuo Maestro. Felice te se imparerai bene le mie lezioni e le metterai bene in pratica! Ho stabilito in te la Mia dimora. Sei un Tabernacolo non costruito da mani umane, ma da mani divine…
  • …Cercami nei Miei Tabernacoli, così Mi consolerai molto; ma cercami (anche) dentro di te, nel Tabernacolo della tua anima che lo ho preparato per Mia abitazione. Là Mi troverai… lo desidero ansiosamente che tu impari le Mie lezioni, ed io ho molto da insegnarti, e tu hai molto da imparare affinché molti vengano ad imparare da te le stesse lezioni, calcando le stesse orme per seguire gli stessi cammini.
  • Io voglio molte anime eucaristiche: io voglio anime, molte anime che stiano attorno ai Tabernacoli, che volino a Me come le rondinelle a stormo volano verso i loro nidi.4
  • Che mi chiedano tutto ciò che vorranno davanti a Me, nella Santissima Eucaristia: è da là che viene il rimedio per tutti i mali. Che mi invochino per gli infelici peccatori, che si abbandonano alle passioni, e non si ricordano che hanno un’ anima da salvare e un’eternità li aspetta tra breve.O sposa cara, Io sono qui nel Tabernacolo del tuo cuore… Tu sei il Tabernacolo ove abito giorno e notte senza assentarmi. Tu sei l’ostia che con Me si immola, tu sei l’ostia con la quale le anime comunicano con me. Tu vivi con Me nell’Eucaristia, vivi la Mia Vita. In questa immolazione continua, in questa unione indissolubile, in questa vita tanto mistica e Divina, le anime Mi ricevono attraverso te.
  • Vuoi consolarmi? Vuoi consolare il Santificatore della tua anima? Sai chi è? È il tuo Gesù! Va’ ai Tabernacoli! Va’ a praticare opere di Misericordia. Va’ a consolare i tristi. lo sono tanto triste! Sono tanto offeso! Va’ al tuo compito: soffrire, amare, riparare.
  • Figlia Mia, non giudicarmi assente da te, perché mai ti abbandono. In te abita sempre la Santissima Trinità, credi nella Mia Presenza Sacramentale in te, perché mai, mai ti abbandono.
  • Con il tuo dolore, figlia Mia! Soltanto con il dolore le anime rimangono attaccate alle fibre della tua anima e poi si lasceranno incendiare i cuori nel Mio Amore. Lascia che questi raggi delle Mie Piaghe Divine penetrino nelle tue piaghe nascoste, nelle tue piaghe mistiche. Lascia che il Mio balsamo le addolcisca, come anche le spine del tuo capo. Tu non vivi la vita del mondo, anche se sei nel mondo. Vivi la Mia Vita Divina…
  • Tieni nelle tue mani la Croce, stringila forte al cuore. L’umanità intera rimarrà dentro al Rosario. Parla alle anime, parla loro del Rosario e dell’Eucaristia. Rosario, Rosario, Rosario! Eucaristia, il Mio Corpo, il Mio Sangue! L’Eucaristia con le Mie vittime: ecco la salvezza del mondo...
  • Che trionfo la tua entrata in Cielo! Le anime che salvasti col tuo martirio, strette al Rosario, alle perle innumerevoli delle tue virtù e all’ombra del tuo manto, canteranno, loderanno il Signore per averti creata.
  • Subito dopo la tua entrata in Cielo, andrai verso il Trono della Santissima Trinità, farai scendere rugiade fecondatrici, piogge di benedizioni e di grazie… Su quanti ti sono cari e su quanti invocheranno il tuo aiuto, lascio che tu mandi una pioggia di pietre preziose. Ti darò tutto quello che mi chiederai.
  • lo vorrei, sposa cara, che la tua vita venisse diffusa, arrivando presto ai confini del mondo, come pioggia di belle rose cadute dal Cielo: quale pioggia di meraviglie, quale balsamo di salvezza per le anime.
 
Preghiera per chiedere le Grazie
con l'intercessione della Beata Alexandrina da Costa

O Trinità Santissima, Ti adoro e Ti ringrazio perchè ci hai donato l'esempio di Alexandrina, scintilla purissima del tuo amore.
Ti prego di aiutarmi ad imitarla nel suo amore autentico all'Eucaristia, che io mi consumi in un anelito sempre più ardente nel dedicarmi a Te e ai fratelli.
Ti chiedo umilmente di glorificarla con la Beatificazione e di concedermi, per la sua intercessione, la grazia che ardentemente Ti chiedo....(esporre). Amen.