30 settembre

San Girolamo

Sacerdote e dottore della Chiesa
Patronato: Archeologi, Bibliotecari, Studiosi


Non si allontani dalla tua bocca il libro della legge; meditalo giorno e notte per osservare esattamente quanto vi è prescritto: così porterai a buon fine le tue imprese. (Gs 1,8)

Nacque a Stridone in Illiria
Studiò a Roma e fu allievo di Mario Vittorino e di Elio Donato. Si dedicò anche agli studi di retorica, terminati i quali si trasferì a Treviri, dove era ben nota l'anacoresi egiziana, insegnata per qualche anno da Sant'Atanasio durante il suo esilio. Si trasferì poi ad Aquileia, dove entrò a far parte di una cerchia di asceti riunitisi in comunità sotto il patronato dell'arcivescovo Valeriano, ma, deluso dalle inimicizie che erano sorte fra gli asceti, partì per l'Oriente. Ritiratosi nel deserto della Calcide, vi rimase un paio di anni (375 - 376) vivendo una dura vita di anacoreta.

Si ritirò nel deserto presso Antiochia, vivendo in penitenza
Deluso anche qui dalle diatribe fra gli eremiti, divisi dalla dottrina ariana, tornò ad Antiochia, e vi rimase fino al 378, frequentando le lezioni di Apollinare di Laodicea. Divenuto sacerdote a patto di conservare la propria indipendenza come monaco, iniziò un'intensa attività letteraria. A Roma collaborò con papa Damaso. Infine, torna a Gerusalemme dove partecipò a numerose controversie per la fede, fondando poco lontano dalla Chiesa della Natività, il monastero in cui morì. Di carattere focoso, soprattutto nei suoi scritti, non fu un mistico e provocò consensi o polemiche, fustigando vizi e ipocrisie. Scrittore infaticabile, grande erudito e ottimo traduttore, a lui si deve la Volgata in latino della Bibbia, a cui aggiunse dei commenti, ancora oggi importanti come quelli sui libri dei Profeti.

Morì nel 420, proprio nell'anno in cui il celibato, dopo essere stato lungamente disatteso, venne imposto al clero da una legge dell'imperatore Onorio.

Pensieri di San Girolamo
  1. Le tue azioni non smentiscano mai le tue parole.
  2. Non ti sembra di abitare, già qui, sulla terra, nel Regno dei Cieli, quando si vive fra questi testi, quando li si medita, quando non si conosce e non si cerca nient'altro?
  3. Ignorare la Scrittura è ignorare Cristo.  
  4. Chi è assiduo nella lettura della Parola di Dio, quando legge si affatica, ma in seguito è felice perché gli amari semi della lettura producono in lui i dolci frutti.
  5. Se preghi, tu parli con lo Sposo; se leggi, è Lui che ti parla.
  6. Leggi con molta frequenza le divine Scritture; anzi, che il Libro Santo non sia mai deposto dalle tue mani.
  7. Ama la Sacra Scrittura e la saggezza ti amerà; amala teneramente, ed essa ti custodirà; onorala e riceverai le sue carezze. Che essa sia per te come le tue collane e i tuoi orecchini.
  8. Ama la scienza della Scrittura, e non amerai i vizi della carne.
  9. Il saggio, per parlare, deve prima molto meditare.
  10. Il volto è lo specchio della mente, e gli occhi senza parlare confessano i segreti del cuore.
  11. Comincia fin da ora ad essere quello che sarai in futuro.
  12. Chi non sa parlare impari di tanto in tanto a star zitto.
  13. L'amore non conosce regole.
  14. Un'amicizia che può terminare non è mai stata sincera.
  15. L'amico si cerca a lungo, si trova a stento, si conserva difficilmente.
  16. È facile trasformare un amico in nemico se non si mantengono le promesse.
  17. La serenità dell'anima mitiga talora il dolore del corpo.
  18. A caval donato non si guarda in bocca.
  19. I privilegi di pochi non costituiscono legge.
  20. Cristiani non si nasce ma si diventa.
Preghiera
Padre del Cielo, nostro Creatore, la tua bontà e la tua gloria risplendono in San Girolamo, Dottore della Chiesa e Padre nella fede.
Signore Gesù, Verbo del Padre, semina ancora in noi la Parola e con la guida di San Girolamo ne gusteremo ogni dolcezza.
Spirito Santo, Fiamma d'Amore, accendi in noi il cuore e la mente con le virtù di San Girolamo: l'amore allo studio delle Sacre Scritture, la fortezza nel sacrifico, la perseveranza nella preghiera, la pazienza nelle prove, la sollecitudine nelle opere di carità.
Compiendo il bene  della santa Chiesa, non ci sfiori il pensiero della gloria umana ma solamente la gioia di piacere a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.