22 settembre

San Maurizio e Compagni Patronato: Alpini

"Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani… E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato". (Mt 10, 17-22)

Legione Tebea
Durante l'impero di Diocleziano e Massimiano, fra le legioni romane ve n'era una chiamata « Legione Tebea ». Era composta di 6600 uomini, tutti cristiani, pieni di tanta fede e tanta pietà che pareva una' comunità religiosa. L'esercito romano non aveva legione migliore di questa, perchè quelli che sono veramente cristiani, sono sempre i più diligenti nel compiere il loro dovere.

Capo di questa legione era Maurizio
Cresciuto fra le armi, egli univa al coraggio un amore a Gesù Cristo davvero ammirabile, e praticava fedelmente le massime evangeliche. Un giorno Maurizio ricevette ordine dall'imperatore di recarsi in Italia, per unirsi al resto dell'esercito romano e andare nelle Gallie contro i Bagaudi, contadini, pastori e nomadi della Gallia, ancora legati alle loro tradizioni celtiche. Maurizio, come sempre in tutte le cose che non si opponevano alla legge di Dio, prontamente ubbidì: venne in Italia, e s'incamminò verso la Gallia con la sua legione.

Protesta all'imperatore
Giunti nella Valesia presso Agauno, l'imperatore ordinò una sosta, durante la quale dispose che tutti i soldati assistessero ai sacrifici e giurassero di far strage di tutti i Cristiani.
S. Maurizio ed i suoi legionari si rifiutarono, disposti a morire anzichè offendere Dio. Massimiano allora ordinò che la legione fosse decimata; e udendo che gli altri erano rimasti fermi nel loro proposito, ne ordinò una seconda. Ma quegli eroi intrepidi, invidiando la morte dei loro compagni su cui era caduta la sorte, mandarono all'imperatore questa protesta: « Signore, noi siamo vostri soldati, ma nello stesso tempo servi di Dio e gloriandoci di questo, ne facciamo una spontanea confessione. A voi dobbiamo il servizio militare, a Dio l'innocenza; da voi riceviamo lo stipendio, da Dio abbiamo ricevuto la vita. Non possiamo dunque ubbidirvi offendendo Dio, Creatore e Padrone nostro e vostro, ancorchè ricusiate di riconoscerlo per tale. Vi offriamo le nostre persone contro qualsivoglia nemico, ma non contro innocenti. Voi ci comandate di perseguitare i Cristiani; eccoci qui: noi siamo cristiani e confessiamo Iddio Padre, autore di tutte le cose, e Gesù Cristo, suo Figliuolo. Abbiamo le armi in mano, ma non faremo resistenza, perchè amiamo più morire innocenti, che vivere colpevoli ».

Martirio
Questa protesta inferocì Massimiano, che comandò ad un'altra legione di circondare la Tebea, e di uccidere tutti quelli che persistevano a confessare il nome di Gesù. Quei prodi, volendo, avrebbero certamente potuto difendersi con le armi, e il cielo stesso sarebbe forse venuto in loro aiuto, ma essi preferirono dare la vita per Gesù Cristo, ed in breve tempo furono tutti trucidati!

Preghiera dei soldati a San Maurizio
O San Maurizio, valoroso ufficiale della Legione Tebea, tu non hai temuto affrontare la morte piuttosto che rinunciare alla tua fede.
Hai saputo infondere coraggio ai tuoi compagni, che hanno seguito il cammino sulla via dei martiri.
Ascolta ora la nostra preghiera e degnati di intercedere per noi presso Cristo Signore tu che sei il santo patrono della fanteria.
Cristo ci rafforzi per essere pazienti nelle lunghe marce, desiderosi di combattere, calmi e risoluti in azione.
Cristo ci illumini in modo da mantenere un cuore misericordioso con il nemico, un volto tranquillo davanti alla morte, riconoscenti del dono della vita, ogni giorno speranzosi e fedeli riempiti della gioia di servire. Amen.

Preghiera a San Maurizio e compagni 
O glorioso San Maurizio, che dopo aver edificato i compagni con una condotta esemplare di vita, li hai incoraggiati a versare il proprio sangue per la confessione della fede e li hai visti felici di dare la vita per Cristo e per il Vangelo, ottienici la grazia di testimoniare fino alla effusione del sangue la nostra fede piuttosto che comprometterci con il male e con il peccato e di saper soffrire per amore di Cristo. Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che una volta convertito al cristianesimo, diventasti con la parola e con l’esempio testimone autentico e coraggioso degli insegnamenti di Cristo verso i compagni, ottienici la grazia di esprimere la nostra fede in una chiara testimonianza di vita, per essere nel mondo segni luminosi della verità che salva. Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che hai ottenuto la grazia di coronare col martirio la fede professata nella vita, per cui godi ora la gioia di vedere in eterno il tuo Creatore e Redentore, ottienici la grazia di esercitare costantemente le virtù cristiane per ricevere come premio la beata visione di Dio. Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che seguendo il Cristo sulla via della Croce sei divenuto testimone e maestro di virtù per tanti fratelli, aiutaci a professare con coraggio la nostra fede e, fedeli al Vangelo, a edificare un mondo più giusto e fraterno. Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che coronasti la tua vita terrena con la palma del martirio insieme ai tuoi compagni d’arme e di fede della legione tebea, spargendo il tuo sangue per Nostro Signore Gesù Cristo, e che da allora in poi prendesti a proteggere le nostre terre subalpine e fosti nel corso dei secoli proclamato Patrono Principale degli Stati Sabaudi, vieni in aiuto della nostra Italia; ottieni dal Cuore Sacratissimo di Gesù, grazie all’intercessione della nostra Madre Celeste Maria Immacolata, che Essa riviva e riprenda il corso della sua gloriosa storia nella pratica costante e perfetta della vita cristiana. Gloria al Padre...