11 ottobre

San Giovanni XXIII papa

(Angelo Giuseppe Roncalli)
Papa dal 04/11/1958 al 03/06/1963


... "vorrei essere un vero angelo di pace, una guida fedele, un guardiano delle anime e dei corpi".

Biografia
Angelo Roncalli nacque a Sotto il Monte, piccolo borgo del bergamasco, il 25 novembre 1881, figlio di poveri mezzadri.

Divenuto prete, rimase per quindici anni a Bergamo, come segretario del vescovo e insegnante al seminario.

Allo scoppio della prima guerra mondiale fu chiamato alle armi come cappellano militare. Inviato in Bulgaria e in Turchia come visitatore apostolico, nel 1944 è Nunzio a Parigi, per divenire poi nel 1953 Patriarca di Venezia. Il 28 ottobre 1958 salì al soglio pontificio, come successore di Pio XII, assumendo il nome di Papa Giovanni XXIII.

Avviò il Concilio Vaticano II, un evento epocale nella storia della Chiesa. Morì il 3 giugno 1963. Un breve ma intenso pontificato, durato poco meno di cinque anni, in cui egli riuscì a farsi amare dal mondo intero. È stato beatificato il 3 settembre del 2000 e canonizzato il 27 aprile 2014.

Pensieri di San Giovanni XXIII 
Messaggio agli infermi
  • Rasserenati: Dio è con te. Soffri, è vero, ma Egli ti è vicino, fidati di Lui, come ti fideresti di tuo padre. Se ha permesso che tu soffra è perché ne scorge un bene che tu oggi non conosci ancora. La tua serenità è nel "fidarti di Dio" che non è capace di deludere mai.
Anima 
  • Ogni anima che si presenta al Signore nel giudizio estremo ha motivo di temere. Ma la misericordia del Signore sorpassa di gran lunga infinitamente la pochezza umana e tutto avvolge nella sua luce e nella sua pace.  
  • L'anima ha dei diritti indiscutibili e preminenti sul corpo: e per essa occorre saper disciplinare le passioni, rinunciare alle seduzioni mondane; prendere, talora, risoluzioni eroiche.
  • Tutto passa quaggiù...: tutto il mondo sparirà . L'anima sola, la nostra anima, l'anima di ciascuno che passò pellegrino sulla terra sopravvivrà  alla consumazione di tutte le cose: o in compagnia di Cristo Redentore nostro glorioso e invitto: o lantana eternamente da lui e nella tenebra e nel dolore eterno.
  • L'anima cerca il riposo: ma riposo vero non l'avremo che in paradiso.
Abbandono
  • Riconoscere i propri limiti é il punto di partenza per ogni duratura conquista nell'ordine della natura e della grazia. Contare, oltre che sulle proprie possibilità , sull'aiuto insostituibile di Dio é il segreto di ogni sicuro progresso.
  • ... il Nostro fiducioso abbandono in Dio Ci preservi dai pericoli presenti e futuri del costruire sulla sabbia e dell'agitarci invano: ma piuttosto chiarifichi le menti, purifichi i cuori e dia sicurezza ed entusiasmo ai Nostri passi, per l'avvento del Regno di Dio sulle singole anime, sulle famiglie, sulle istituzioni religiose e civiche, e sull'intera umanità .
  • Ma il Signore é pure contento dei fatti miei? Tremo a pensarci. Solo mi da'  coraggio la fiducia, l'abbandono in lui.
  • Il lavoro mio... non é poco e non mi lascia. Ma finchè mi sostiene la buona salute non lo rifiuto. Poi sarà  come Iddio vuole.
  • In faccia ad una ipotesi ed all'altra io vi esorto alla calma, miei cari cugini, ed all'abbandono confidente in Dio. Che vale agitarsi, che vale disperarsi, se un giorno egli potrà  forse essere ridato alla gioia dei vostri occhi, o se, non potendolo più godere quaggiù, voi siete sicuri che egli si trova in luogo di salute meritatogli dal sacrificio della sua vita, in luogo di letizia e di pace, dove egli vi aspetta per il finale eterno ricongiungimento?
  • Quando si é cosi perduti nello Sposo celeste non viene neppure più in mente di curarci di noi stessi, dei nostri comodi, o delle nostre viste o tendenze personali. Tutto é per lui, tutto: persone, superiori, inferiori, amici, nemici, asprezze, croci, difficoltà , tutto é veduto nella luce sua e nella sua carità .
Natale
  • Il mistero natalizio da'  a tutti la certezza che nulla va perduto della buona volontà  degli uomini, di quanto essi in buona volontà  operano, forse senza esserne del tutto consapevoli, per l'avvento del regno di Dio sulla terra e perchè la città  dell'uomo si modelli sull'esempio della città  celeste.
  • Questo é il Natale: Gesù che ci redime, Gesù che ci da'  la gloria, Gesù che ci da'  la pace; e questo é tutto! Vedendo Gesù onnipotente e umile, infinito e povero, Verbo di Dio e silenzioso, ogni uomo vede la salvezza che viene da Dio, prende coraggio a riformare la sua vita, a rendere meritorio per sè e benefico per i suoi simili questo misterioso e provvidenziale tragitto che é la nostra umana esistenza.
Conforto
  • ... rilevava che se il nostro spirito si affligge, da una parte, poichè dinanzi al Signore pensiamo alle nostre miserie e necessità , d'altra parte esso ha pure motivo di consolarsi e gioire, giacchè, anche attraverso la contrarietà  della vita, tocchiamo motivi di vero conforto.
Preghiera
  • Preghiamo, preghiamo sempre per tutto, e tutto si faccia secondo il piacere di Dio, ad onore e gloria di Dio.
  • Continua a star fedele al Pater noster, all'Ave Maria, al Credo, al Gloria Patri. Contengono parole e sensi pieni di succo celeste, che danno sapore alle nostre giornate. Ecco: io più mi avanzo con gli anni e più gusto queste preghiere, e le pronuncio piano, senza esagerazione, oppure pronunciandole, anche se la lettera sfugge, mi trattengo sopra una verità  o un sentimento che stabilisce una unione più intima col Signore. La Salve Regina poi oh! che bella preghiera di carattere sociale. Pare che appena si incomincia a recitarla tutte le anime del mondo intero si uniscano a noi, e la preghiera diventa veramente mondiale.
  • L'uomo non é mai così grande come quando sta é in ginocchio. É una bella proposizione, degna di quel grande cavalliere di Cristo che fu Luigi Veuillot. Ricordiamocene bene e sempre. Non é dunque la scienza propriamente il fastigio della grandezza e della gloria, ma é il conoscimento di noi stessi, del nostro nulla dinnanzi a Dio; la coscienza del bisogno di Dio, senza del quale siamo sempre molto piccoli, per quanto ci innalziamo alle altezze dei giganti.
  • La vostra preghiera si alimenti alle sorgenti di una profonda cognizione della sacra Scrittura, specie del Nuovo Testamento, e poi della liturgia e dell'insegnamento della Chiesa in tutta la sua pienezza...Ad illuminare e ad incoraggiare l'adorazione a Gesù niente di meglio che meditarlo e invocarlo nella triplice luce del Nome, del Cuore, del Sangue... Il Nome, il Cuore, il Sangue: ecco l'alimento sostanzioso per una solida vita di pietà .
  • L'importante é di sapersi elevare a Dio, rimanendo costantemente a lui uniti durante il terreno pellegrinaggio e facendo risplendere nella vita i raggi di quella grazia celeste che é verace pregustamento di gloria intramontabile, di beata eternità .
Sorriso
  • Il sorriso abituale che sfiora il labbro, deve saper celare la lotta interna, talora tremenda, dell'egoismo, e rappresentare, quando occorra, le vittorie dello spirito sopra le contrazioni del senso o dell'amor proprio; così che Iddio e il mio prossimo abbiano sempre la parte migliore di me stesso.
  • Star allegri sempre con tutti, é già  un bell'apostolato su questo mondo così triste e disgraziato.
Amicizia
  • Il Signore fu davvero fedele alle promesse fattemi nel dì della mia ordinazione... Mi fu davvero amico, Gesù, aprendomi tutte le sacre intimità  del suo cuore.
  • Oh! l'amicizia di Gesù! E la nostra vita, é il segreto che spiega la nostra esistenza: la vocazione, il sacerdozio, l'apostolato dei giorni futuri. Gesù ci ha chiamati intorno a sè dal silenzio della campagna, dai rumori mondani della città , per rivelarci le tenerezze del suo cuore, avviarci sul cammino della virtù, fare di noi, fragili canne del deserto (Ez 17,34), colonne del suo tempio, strumenti validissimi della gloria sua. Non vi ha amor materno che abbia trovato tante finezze, attrattive cosi sapienti e insinuanti come Gesù ha saputo farsi a noi. E noi, più volte nella nostra vita, e ora ogni giorno costantemente ci siamo dati a lui: l'amicizia fu conchiusa, cordiale, affettuosissima.L'amicizia di Gesù non fa rumore al di fuori, ma trasparisce presto in una diffusione di soavità  e di pace, che traspira da tutta la nostra persona, nel dominio tranquillo e senza scosse delle nostre passioni, in una gentilezza squisita e ad un tempo venusta di tratto, che noi veniamo mano mano acquistando...Quando Gesù dentro non parla, ogni consolazione é vile; ma una sola parola di lui ci riempie di gaudio ineffabile.
Amore
  • Il mio voler fare e voler dire é amor proprio bello e buono, seguendo i miei modi di vedere, lavorerò, suderò, e poi... vento, vento.
  • Il mio cuore, la mia mente devono essere penetrati del pensiero dell'amore di Gesù Bambino.
  • Più vado avanti e più conosco l'amor di Gesù comparato con l'ingratitudine degli uomini e specialmente mia.
  • Venite ad me omnes: non tanto a piedi e in pellegrinaggio, come suol farsi talora più a divagazione che a vibrante spirito di religione, ma con sentimento di fede, di confidenza, di pietà , di amore.
Angeli
  • ... pensava agli Angeli reali, delle schiere celesti, a quelli che vengono dati a custodia di ogni anima, a quelli che sono a fianco dei buoni cristiani, dei sacerdoti, a quelli che sal Signore sono posti vicino al Papa.
  • La missione "... dei nostri Angeli Custodi, che silenziosamente arrivano fino a noi, ad ogni istante, per consolare, consigliare, lenire, correggere, esortare".
  • La "... missione degli Angeli, voluti da Dio come Messaggeri invisibli ed efficaicssimi dei suoi voleri: alla missione di Gabriele, annunziatore dell'Incarnazione alla Vergine Santissima; a quella dei nostri Angeli Custodi, che silenziosamente arrivano fina a noi, ad ogni istante, per consolare, consigliare, lenire, correggere, esortare".
  • Un angelo del paradiso, nientemeno,mi sta sempre accanto ed insieme é rapito in una continua estasi amorosa col suo Dio. Che delizia al solo pensarvi! Io dovunque sono sempre sotto gli occhi di un angelo che mi guarda, che prega per me, che veglia accanto al mio letto mentre io dormo. Che pensiero, ma insieme qual rossore per me! Come potrò io fare certi pensieri di superbia, dire certe parole, compiere certe azioni, sotto gli occhi del mio angelo custode? Eppure l'ho fatto.
  • Che consolazione a sentircelo ben vicino questo celeste guardiano, questa guida dei nostri passi, questo testimonio anche delle più intime azioni. Io recito l'Angele Dei per lo meno cinque volte al giorno, e sovente converso spiritualmente con lui, sempre però con calma e con pace. Quando debbo visitare qualche personaggio importante per trattare gli affari della Santa Sede, lo impegno a mettersi d'accordo con l'Angelo Custode di questa persona altolocata perchè influisca sulle disposizioni di lei.
  • Ricorda il "... nostro caro Angelo Custode che sta in nostra compagnia" ed ha le "... sue caritatevoli sollecitudini per noi".
Maria
  • ... l'Ave Maria, la preghiera che per prima fiorì sulle nostre labbra.
Bontà
  • Deplorare il male; ma la sua deprecazione non basta ad eliminarlo. È il bene che dobbiamo volere, compiere ed esaltare. È la bontà  che deve essere proclamata in faccia al mondo, perchè s'irradi all'intorno e penetri in ogni forma del vivere individuale e sociale.
  • Propone "...tranquillità , quiete, giovialità , buone maniere, mai una parola risentita con nessuno, mai scaldarsi ragionando; ma semplicità , cordialità ; ma franchezza insieme e non codardia, non cose fiacche".
  • Ogni manifestazione di bontà  e di fraternità  é preziosa e merita incoraggiamento.
  • Fare del bene significa rappresentare perfettamente Gesù, figlio di Dio, e figlio di Maria: Maestro universale e Salvatore del mondo.
  • Non c'é scienza: non c'é ricchezza: non c'é forza umana che eguagli il valore della bontà : dolce, amabile, paziente. Può subire mortificazioni o contrasti l'esercizio della bontà ; ma finisce sempre col vincere, perchè la bontà  é amore; e l'amore tutto vince.
  • ... l'attenta vigilanza a non perdere, attraverso le miserie della terra, la visione e la sicurezza dei beni del 
Cielo.
  • I sentimenti della bontà  del Signore per noi, e delle nostre miserie, forma un intreccio di allegrezza e insieme di tristezza. Ma la tristezza si raddolcisce anch'essa: diventa stimolo all'apostolato per l'ideale, il più nobile, di far conoscere, amare, servire Gesù Cristo e di togliere i peccati del mondo.
Solo per oggi...
1. Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta
2. Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto, vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non pretenderò di migliorare o disciplinare alcuno, tranne me stesso.
3. Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.
4. Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri.
5. Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche buona lettura, ricordando che, come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita dell'anima.
6. Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno
7. Solo per oggi mi farò un programma che forse non riuscirà a puntino, ma lo farò e mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.
8. Solo per oggi crederò fermamente nonostante le apparenze che la Provvidenza di Dio si occupa di me come se nessun altro esistesse al mondo.
9. Solo per oggi farò almeno una cosa che non desidero fare, e se mi sentirò offeso nei miei sentimenti farò in modo che nessuno se ne accorga.
10. Solo per oggi non avrò timori, in modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà.
Posso ben fare per dodici ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita.
Basta a ciascun giorno il suo affanno.

Preghiera a San Giovanni XXIII
Rendiamo grazie alla Santissima Trinità di averti inviato a noi amabile fratello e saggio maestro. Sei salito sul Monte delle Beatitudini lasciandoti condurre in tutto e sempre dai divini voleri, fanciullo della cascina campestre di Sotto il Monte e vescovo della Chiesa universale. Chiedi per noi al Padre di ogni consolazione la grazia di accogliere la buona novella e di rimanere radicati nella sede inespugnabile, nella speranza infrangibile, nella carita’ sconfinata; di accettare la poverta’ contenta e benedetta; di servire in silenzio e con perseveranza; di desiderare i beni celesti e di staccarci da quelli terreni, cosi’ da aprire la mente alle esigenze della Chiesa e dell’umanita’ contemporanea.
Ottienici la sapienza del cuore per amare tutti come fratelli, perdonare e abbracciare gli erranti, favorire cio’ che abbatte le barriere dell’incomprensione tra gli uomini e i popoli, sopprimere gli egoismi e suscitare la feconda unita’ degli spiriti. Sorretti dalla Madre Celeste, saremo intenti in particolar modo al Nome, al Regno, alla Volonta’ di Dio. Umilta’ e mitezza splenderanno sui nostri volti. Capiremo che giustizia e bonta’ consistono nel rimanere come i Santi nell’infanzia spirituale, che cresce a poco a poco in misura della nostra vocazione. Per Cristo Nostro Signore. Amen.